Gli Oscuri Segreti di Shannara 2 - Il fuoco di sangue by Terry Brooks

autore:Terry Brooks [Brooks, Terry]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852052491
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-08-09T16:00:00+00:00

16

In quella stessa oscurità, ad Arishaig, l’assassino Stoon scivolava nei vicoli semideserti, evitando gli ubriachi e i senzatetto rannicchiati fra le ombre. Si tenne alla larga dalle voci che di tanto in tanto bisbigliavano dai vani delle porte e dalle nicchie dove uomini come lui si occupavano dei propri affari. Era avvolto nel mantello e teneva il cappuccio calato sugli occhi per non correre il rischio di essere riconosciuto. La corporatura alta e magra gli conferiva un aspetto sinistro, e i pochi che lo videro mentre si recava all’incontro con Edinja si tolsero velocemente di mezzo.

Il fatto che Edinja lo avesse convocato a quell’ora della notte lo preoccupava, come pure la sua decisione di incontrarlo a casa propria. Stoon c’era stato una volta sola, quando Drust Chazhul era appena morto e lei si nascondeva ancora. Da allora si erano sempre visti nelle stanze del Primo ministro e lui era entrato e uscito sfruttando i passaggi segreti che aveva usato quando era stato al servizio dello sfortunato Drust Chazhul.

Un uomo meno sicuro di sé, un professionista meno abile si sarebbe interrogato più a fondo sul motivo per il quale Edinja aveva deciso di incontrarlo alla torre e forse avrebbe pensato che il vento aveva cambiato direzione; un vento che probabilmente l’avrebbe spazzato via. Ma Stoon non era il tipo da farsi scrupoli del genere: rifiutandosi di andare da lei avrebbe solo dimostrato di essere un debole. Perciò in quel momento stava sgattaiolando nei vicoli della città, ben oltre la mezzanotte, diretto all’impervia torre spettrale la cui nera facciata di pietra e i cui doccioni venivano rigorosamente evitati da chiunque risiedesse ad Arishaig.

Non c’erano mura di cinta né giardini per separare la torre dalle strade che la fiancheggiavano e sulle quali essa gettava una nera ombra. Circolavano dicerie sulla residenza di Edinja: urla e grida provenienti dall’interno, odori nauseanti e strani rumori, figure in movimento scorte di sfuggita dietro i tendaggi alle finestre... creature che non erano del tutto umane.

Nella sua unica visita precedente Stoon non aveva visto niente di tutto questo né aveva sentito rumori o lezzi nauseanti. Quelle storie non erano che i pettegolezzi di gente superstiziosa, aveva deciso. Storie che forse la stessa Edinja aveva messo in giro per tenere lontano i curiosi.

Arrivato alla torre, rasentò gli spigoli ruvidi, evitò l’ingresso principale e si diresse invece a una piccola porta riparata da arbusti. Si mosse rapidamente e senza esitazione, resistendo all’impulso di fermarsi a riflettere meglio su quello che stava facendo. Sarebbe stato inutile. Se Edinja aveva cattive intenzioni, da fuori lui non avrebbe mai potuto scoprirlo.

Varcata la porticina, salì una scala a chiocciola che portava alle stanze in cima alla torre, dove c’era anche la camera da letto di Edinja. Mentre faceva gli ultimi gradini, vide il tenue bagliore di un lume di candela filtrare dalla porta aperta e provò un certo sollievo. Se lei avesse avuto intenzione di nuocergli, non si sarebbe preoccupata di fornirgli un po’ di luce. Edinja infatti vedeva meglio di lui al buio

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